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Hello world!

Il post più random e assurdo della storia di Salottino Geek.
Avete presente quando sui “vecchi” pc facevano vedere comparire la scritta “Hello world” o anche su qualsiasi libro di programmazione dove la prima cosa, il primo esempio, era proprio quella frase? Bene.. Ora lo vedrete scritto in 50 modi diversi.. In 50 linguaggi diversi
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Cheek’d

Più o meno tutti abbiamo provato le chat almeno una volta nella vita ma spesso si rivelano covi di cercatori sesso, di persone che vogliono soldi, di bimbiminkia in cerca di commenti alle foto e chi più ne ha più ne metta.
Se conosci qualcuno di decente sei fortunato ma anche qui la fregatura è dietro l’angolo, dietro un pc si può fingere ma poi quando ci si vede dal vivo dici “ma chi cavolo è questo/a?” o peggio: “nella foto non eri così.. ma di quanto tempo fa era??”.
Dunque come ovviare al problema dell’appuntamento al buio? L’idea arriva da Lori Cheek, una PR newyorkese che ha messo su un sito di dating chiamato Cheek’d.

Lori ha pensato all’online dating al contrario, ovvero: avete visto qualcuno in real che vi piace e volete attaccare bottone senza essere così sfacciati da chiedere subito il numero di cellulare? Dategli un biglietto da visita che recita “You’ve been Cheek’d”, una frase cialtronica da rimorchio (ma che fortunatamente può essere personalizzata) ed codice e aspettate che vi ricontatti.

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Ok, forse non si capisce niente così. In poche parole dovete prima registrarvi su Cheek’d come su un qualunque altro sito, compilate il profilo e poi andate nell’apposita sezione e scegliete il biglietto da rimorchio che più vi aggrada. Ce n’è per tutti i gusti, le frasi di default che propone il sito sono secondo me abbastanza squallide, altre invece sono molto semplici, ci sono quelle per gay e quelle per gli amanti degli animali; in ogni caso sono tutte in inglese ma possiamo aggirare il problema visto che ci viene offerta la possibilità di scrivere la frase che più preferiamo, magari nella nostra lingua.

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Una volta completato il biglietto, possiamo ordinare il nostro mazzo per 20$, intorno ai 15-16€, e a casa nostra arriveranno 50 card.
E ora? Ora esci e distribuisci, tipo Gesù con i pani ed i pesci. Quando vedi una persona che ti interessa ti avvicini e, cercando di sembrare il meno losco possibile, gli porgi il bigliettino.
Magari negli States sono normali cose di questo genere dunque se uno lo fa mal che vada si vede la card cesinata, ma in Italia ha senso? Cioè io mi immagino uno che mi si avvicina e mi porge ‘sto coso.. Bo.. Cosa vendi? Aspirapolveri? Contenitori Tupperware? Sei il PR di qualche localaccio in cui vorrei non entrare nemmeno da morta? Sei di Scientology o un testimone di Geova che mi vuole avvertire dell’incombente fine del mondo? O peggio sei uno zingaro hi-tech che fa l’elemosina sul treno per il figlio malato ed invece che la solita storiella scritta hai fatto una presentazione in flash che puoi visionare direttamente sul tuo pc? No. Non può funzionare.
Comunque, continuando il discorso, gli molli lì il tuo biglietto ed evapori come l’ammoniaca. La speranza è che questa persona capisca che diamine debba fare. Sì perché il problema è questo, mica gli puoi dare il biglietto e dirgli “ciao, mi piacerebbe conoscerti. Vai su questo sito web ed inserisci il codice così possiamo chattare!” ed intanto quello/a ti ha già messo in mano il suo di biglietto da visita con tanto di e-mail e numero di telefono. In ogni caso, se sa cosa deve fare, va su Cheek’d, inserisce il codice ed ha accesso al nostro profilo in modo da poter iniziare a chattare senza lasciare in giro contatti personali.
Insomma, è la solita americanata, magari carina ed originale ma di dubbia efficacia, almeno per il Vecchio Continente. Sarei curiosa di sapere se c’è qualcuno qui in Italia che abbia mai provato e conosciuto qualcuno tramite Cheek’d!

Eau de… nightmare!

Era una graziosa mattinata di primavera e, come tutte le mattine, in stazione, prendo la mia copia di “Leggo”. Sfoglia di qui, sfoglia di là ed ecco che i miei occhi suini captano un’immagine nociva. Questa:

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Per la gioia dei miei incubi, dopo un prototipo di iRing la cui utilità mi è ancora oscura, è (quasi) arrivato il profumo che sa di Mac: Eau de Pro (o Eau de MacPro, non sono riuscita a capire).

Ma di cosa sa un Mac? Stracchino? Piedi? Cacca di pesce con problemi intestinali? Pesca? Fragranza fruttata e decisa o delicata e floreale? Ma no! Nulla di tutto questo! Si vede che non ho mai toccato un Mac in vita mia. L’aroma che ogni Mac user vorrebbe avere sulla pelle è ovviamente quello di imballaggio. Quale miglior modo di uscire di casa se non profumando di colla, cellophane, polistirolo, cartone e alluminio? Ed io che mi ostino a comprare ancora il bagnoschiuma al mughetto, roba passata! Il futuro è il profumo di magazzino.
Ma la vera domanda è: quando potremo profumare anche noi come degli scatoloni bollati Mela? Teoricamente mai. Gavin Bell, Jarrah de Kuijer e Simon McGlinn (i creatori di questo abominio, ah sì, tanfo, cavolo, profumo!) lo useranno solo durante le loro mostre, in degli elegantissimi diffusori di forma fallica.

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Yes, I’m back!

Salve a tutti!
Dopo mesi e mesi di assenza causa corsi serali vari, sono di nuovo qui a parlare di tutto quello che mi capita sotto mano o che mi passa per la testa.
In questi mesi ho lasciato in stato di abbandono totale questo posticino, anche se avevo una piccola pagina su Facebook dove ogni tanto postavo, ed ora sto cercando di rimetterlo un po’ in piedi con una grafica (se così si può dire) nuova, un nuovo nome, nuove sezioni e con una nuova collaborazione.
Cercherò di riuppare qui quello che avevo messo di là cercando di non paciugare troppo visto che sono prevalentemente immagini.

Parliamo del nuovo nome della pagina. Prima era Age of Computers, quello che avevo in mente era una pagina sul retrocomputing ma a volte mi stava un po’ stretto come argomento allora ho pensato di cambiare totalmente l’impostazione del blog: facciamolo diventare un salottino dove parliamo di un po’ di tutto, in modo non troppo ostico, così, alla portata di tutti. Salottino ok, ma perché “geek”? Bè, generalmente il geek è quello che è appassionato alla tecnologia (ma tanto se siete qui lo sapete meglio di me!) dunque qui riverseremo qualsiasi cosa abbia a che fare con questo mondo, che può andare dal pc, all’ultimo smartphone, alla fotografia, musica, programmazione (ecco, qui non aspettatevi grandi cose, sono alle prime armi anche io), software, hardware, tutorial etc.
Un’altra novità sono le sezioni “fun”, nome provvisorio penso, in cui ci saranno immagini e video a tema presi dalla rete, e la sezione “modding”, anche qui una raccolta di immagini.
Tutta questa valanga di roba e una sola persona? Assolutamente no! [Ok, ‘sta cosa di farsi domande e rispondersi da sè è un po’ scocciante]. Ora c’è un altro psicopatico che mi segue in questo progetto. Attualmente so dirvi solo che la sezione di musica sarà tutta di sua competenza e poi bo, random post anche per lui!
Penso di avervi detto un po’ tutto quello che c’era da dire sulla nostra “riapertura”. Spero gradiate la permanenza nel Salottino.
Stay tuned 🙂
Byruit